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"Massetto desolidarizzato o galleggiante": ottima soluzione per l'isolamento acustico e per combattere il rumore da calpestio

stratificazione di un solaio con massetto - esempio di massetto galleggiante o desolidarizzato
stratificazione di un solaio con massetto - esempio di massetto galleggiante o desolidarizzato

Partendo da una citazione:

La voce si espande alla velocità del suono,

il rumore alla velocità della luce.

(Frano Kuvoja)

Ci rendiamo conto di quanto sia importante limitare al massimo i rumori molesti in ambienti domestici. Difatti, questi possono causare non indifferenti danni biologici alla nostra persona, quale stress, insonnia e tanto altro. Trattandosi di un tema molto importante per i nostri tempi esistono diverse tecniche per combatterlo, come ad esempio il mantello insonorizzato, figlio di recentissima ricerca di alcuni ricercatori spagnoli che permette una totale insonorizzazione sfruttando un metamateriale capace di azzerare completamente le onde sonore che si scontrano con la sua superficie, grazie alla speciale progettazione dei suoi "mattoncini", che sono dei cristalli orientati in modo tale da deviare le singole componenti delle onde sonore. Quando il suono colpisce l'oggetto, per esempio una parete rivestita di questa sostanza, viene deviato esattamente come accade a un flusso d'acqua che urta contro un ostacolo. Tuttavia, si tratta di un materiale ancora non presente nel mercato e che sfortunatamente avrà sicuramente elevati costi d'acquisto, una volta perfezionato.

Oggi vi presentiamo un utile tecnica volta ad abbattere sensibilmente il fastidiosissimo rumore da calpestio. Si tratta della creazione di un massetto desolidarizzato o galleggiante. Analizziamolo per fasi:

 

IN COSA CONSISTE UN MASSETTO DESOLIDARIZZATO

Esempio di propagazione del suono in assenza e con massetto desolidarizzato
Esempio di propagazione del suono in assenza e con massetto desolidarizzato

Innanzitutto, specifichiamo che il massetto, anche detto caldana, è un elemento costruttivo, di solito con uno spessore variabile tra i 4-8 cm, realizzato con malte confezionate con leganti cementizi o a base di anidrite. Questo viene gettato sul solaio (che è un elemento divisorio orizzontale), precedentemente la gettata veniva eseguita direttamente sul solaio, ottenendo quello che viene definito "massetto aderente", ma operando in questo modo viene consentito, data la mancanza di un supporto fonoisolante, all'onda sonora incidente la superficie di propagarsi liberamente lungo l'intera superficie portante rigida dell'edificio (figura 1). Al contrario, la presenza di una pavimentazione galleggiante isola interamente quest'ultima dalla struttura, evitando la propagazione del rumore (figura 2).  La desolidarizzazione viene ottenuta ponendo al di sotto del massetto un materiale isolante che lo desolidarizzi completamente dalle strutture laterali e dal sottofondo. Si crea in questo modo un massetto galleggiante  in grado di smorzare le vibrazioni generate dal calpestio e di incrementare la prestazione di isolamento ai rumori aerei del solaio portante. Il vantaggio che ne deriva si avrebbe anche in termini di isolamento termico per il solaio.

 

CARATTERISTICHE DELL'ISOLANTE

Per essere un isolante adeguato allo scopo, il pannello d'adottare deve possedere delle importanti capacità:

  • pedonabilità e resistente agli urti, sopratutto per la fase di cantiere in cui potrebbe rischiare di essere danneggiato;
  • facile applicazione, deve essere applicabile con facilità in modo da ridurre al minimo eventuali errori che possano ridurne l'efficacia;
  • facilmente giuntabile, deve essere assolutamente giuntabile nei bordi e in orizzontale per evitare eventuali ponti termici ed acustici;
  • impermeabilità, può rappresentare un'impermeabilizzazione di sicurezza contro eventuali allagamenti o perdite;

COMPOSIZIONE 

Nella maggior parte dei casi, e sopratutto quando si tratta di isolanti di qualità, l'isolante è composto da una membrana in bitume polimero che a sua volta, in base alle caratteristiche dei polimeri di sintesi impiegati per modificare i  compbound bituminosi, si divide in:

  • Bitume Polimero Plastomero (BPP), si tratta di un materiale più plastico, dovuto alla presenza del polipropilene atattico;
  • Bitume Polimero Elastomero (BPE), in questo caso è un materiale con un comportamento più elastico grazie al Stirolo Butadiene Stirolo;

In ogni caso, le membrane denominate Elastoplastomeriche o Plastoelastomeriche non sono altro che membrane Plastomeriche le quali trovano una loro collocazione "qualitativa", rispetto a quelle definite plastomeriche, per un maggiore e/o migliore contenuto di altopolimeri aventi funzioni modificanti nei confronti del bitume distillato di base. In altre parole, sono materiali molto simili tra loro, che differiscono solo per livello di plasticità ed elasticità, che in ogni caso possiedono.

 

POSA

Le fasi di posa sono le seguenti:

  1. verificare che il sottofondo sia piano e privo di asperità, in caso contrario potrebbero verificarsi crepe o lacerazioni;
  2. posa di una membrana di bitume polimero accoppiata ad un tessuto non tessuto (o fibra i poliestere), partiamo con lo spiegare che il tessuto non tessuto è un tessuto ottenuto con procedimenti diversi dalla tessitura, che presenta un andamento casuale e proprietà idrorepellenti, resistenza a temperature basse o elevate e morbidezza. La membrana potrà essere composta in base alle composizioni di sopra. La scelta della membrana è fondamentale in quanto è questa il cuore dell'isolante d'applicare;.
  3. applicazione di una membrana adesiva il polietilene espanso a cellule chiuse, o materiale di simile qualità, alle pareti perimetrali e sul perimetro degli elementi che attraversano il massetto, questo passaggio è fondamentale e va eseguito con assoluta cura, in quanto serve a prevenire la formazione di eventuali ponti acustici;
  4. sigillatura di tutte le sovrapposizioni e giunture, eseguito sempre per evitare il formarsi di ponti acustici. Può essere eseguito con un nastro sigillante in polietilene espanso a cellule chiuse;
  5. Applicazione del massetto e normale prosecuzione nella formazione del pavimento;

Nel caso in cui siano utilizzati sistemi di riscaldamento a pavimento è meglio che la membrana venga posata sotto al materiale isolante termico, che sarà realizzato all'intradosso del massetto galleggiante. In caso di tubi di risalita che si collegano ai collettori è importante rivestire con materiale plastico tutti gli elementi che fuoriescono dal massetto galleggiante (si può utilizzare la stessa membrana utilizzata per l'isolante acustico).

 

ABBATTIMENTO DEL RUMORE

Per prima cosa indichiamo i decibel (Db) di ogni categoria di rumore, in modo da comprendere meglio le capacità insonorizzanti:

20Db = respiro umano 

30Db = sussurro

40Db = voce bassa

40-50Db = calpestio con tacchi

60Db = voce alta

70Db = voce molto alta

90Db = urlo

100Db = discoteca

Un fattore importante è quello che ogni 10Db di differenza il suono emesso è 10 volte più elevato del precedente. Inoltre, un rumore fino ai 3Db l'orecchio umano non è in grado di percepire alcun suono, mentre rumori superiori a 90Db rischiano di provocare danni all'udito, mentre una riduzione del livello sonoro di 10 dB corrisponde al dimezzamento del volume percepito dall'orecchio umano. 

Partendo da queste premesse sarà più comprensibile capire l'impatto isolante di questo tipo di massetto, che riduce il rumore, in base al tipo di isolante ed al numero di strati utilizzati, da 22 a 35Db. Nel caso in cui non sia presente si udirebbe il rumore senza alcuna riduzione, cioè avremo il rumore puro. Significa che il rumore del calpestio potrebbe essere quasi del tutto annullato.

 

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

La regolamentazione principale è disciplinata dal DPCM 5/12/1997 "determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici", si tratta di un decreto che definisce i requisiti minimi di isolamento dei rumori che devono possedere gli edifici. I parametri adottati sono:

  • R'w'indice di potere fonoisolante apparente riferito a elementi di separazione tra differenti unità immobiliari. Più alto sarà il valore maggiore sarà la prestazione. Si riferisce al rumore aereo che è un rumore che si genera nell'aria e viene trasmesso attraverso la variazione di pressione dell’aria (ad esempio il parlato, ed rumori di apparecchi televisivi o radiofonici). Nell'edificio si distinguono quelli provenienti dall'esterno, rumore del traffico ecc., il cui isolamento riguarda la facciata del fabbricato, da quelli che si generano dalle attività svolte all'interno dell’edificio, apparecchi radiotelevisivi, conversazione degli abitanti ecc. il cui isolamento riguarda le partizioni verticali ed orizzontali divisorie delle diverse unità immobiliari dell’edificio. Il calcolo si esegue posizionando una sorgente di rumore in uno degli ambienti ed eseguire le misure in ambiente emittente e ricevente;
  • L'n,wè l'indice che misura la capacità di un solaio realizzato in opera di abbattere i rumori impattivi (calpestio). Si valuta azionando una macchina per il calpestio sul solaio finito e impermeabilizzato (se impermeabilizzato) e si misura il volume percepito sul piano sottostante. Ovviamente, minore sarà il valore migliore sarà la prestazione (la norma UNI EN ISO 140-7:2000);
  • Decibel (Db), l'unità di misura del suono, che è anche l'unità di misura dei valori di riferimento dei due indici di sopra;

I requisiti minimi (per R'w') e massimi (per L'n,w) imposti dal decreto, sono i seguenti:

requisiti minimi per unità abitative secondo DPCM 5.12.97 (valori sonori)
requisiti minimi per unità abitative secondo DPCM 5.12.97 (valori sonori)


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Commenti: 1
  • #1

    Giovanni valenzisi (martedì, 02 febbraio 2021 03:46)

    Buon giorno ho necessità di fare un nuovo massetto con pavimento che mi isoli i rumori provenienti dal piano sotto